EMOTIONAL INTELLIGENCE WEEK: Competenza V e VI
L’Emotional Intelligence Week è una settimana da me dedicata all’approfondimento dell’intelligenza Emotiva per diffondere i concetti fondamentali e spiegare l’importanza di allenarla per la nostra vita
La quinta e sesta competenza si riferiscono all’area del modello dell’Intelligenza Emotiva del “Gestisci te stesso”.
COMPETENZA 5: TROVARE LA MOTIVAZIONE INTRINSECA
La motivazione intrinseca è quella interna, che viene esclusivamente da noi. Trovare la motivazione intrinseca vuol dire quindi scoprire e impegnare un’energia basata sui nostri valori personali e interessi, che ci spinge a cambiare, crescere e ad agire.
Chi ha questa capacità poco sviluppata richiede conferme esterne per essere motivato, come riconoscimenti, lodi, ricompense oppure la paura di essere punito o non riconosciuto. Inoltre può essere facilmente influenzato dagli altri.
Non è sbagliato voler avere il riconoscimento esterno, ma avere una motivazione interna più forte ci aiuta ad essere più sicuri di noi stessi, indipendenti. E inoltre la motivazione intrinseca è più duratura.
ESERCIZIO: MOTIVAZIONE INTRINSECA
Pensa all’ultima volta in cui ti sei sentito motivato e appunta sul tuo quaderno delle emozioni:
- Cos’hai fatto?
- Da dove veniva la tua motivazione?
- Perché era importante per te?
- Quanto della tua motivazione era dovuto ad altre persone?
COMPETENZA 5: ESERCITARE L’OTTIMISMO
Essere ottimisti in questo caso non vuol dire “vedere la vita con gli occhiali rosa” ma piuttosto avere una prospettiva di scelta e altre opportunità. L’ottimismo ci consente di andare oltre la situazione che stiamo vivendo in questo momento e poter pensare che siamo in grado di cambiare le cose e muoverci verso il futuro che desideriamo. È essere più proattivi nella vita, vedere più opzioni e opportunità per superare ostacoli e avversità, essere innovativi e problem solver.
Chi ha un punteggio basso in questa competenza può essere portato a sentirsi un po’ “vittima”. Quando si scontra con delle sfide tende ad affidare la responsabilità all’esterno di sé, gli altri o le circostanze esterne, piuttosto che cercare di agire per risolverle tende a vedersi come impotente. Tende a rimanere focalizzato sul problema invece che cercare le soluzioni.
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