EMOTIONAL INTELLIGENCE WEEK: Competenza VII e VIII

L’Emotional Intelligence Week è una settimana da me dedicata all’approfondimento dell’intelligenza Emotiva per diffondere i concetti fondamentali e spiegare l’importanza di allenarla per la nostra vita

Le ultime due competenze si riferiscono all’area del modello dell’IE del “Direzionamento di sé stessi” o “Self Direciont”.

SELF DIRECTION: Far crescere l’empatia e perseguire obiettivi eccellenti.

Quest’area riguarda l’allineamento dei nostri obiettivi con le nostre scelte di vita, grazie all’empatia e alla capacità di agire e decidere per uno scopo. Questa finalità ti aiuta a mettere in pratica i tuoi impegni più importanti liberando la tua piena energia e il tuo potenziale.

COMPETENZA 7: FAR CRESCERE L’EMPATIA

Questa competenza riguarda la capacità di riuscire a stabilire una connessione più profonda con gli altri grazie al riconoscere e rispondere appropriatamente alle emozioni delle persone. L’empatia è la chiave per comprendere gli altri, stringere relazioni durature, affidabili e che teniamo conto delle altre persone nel prendere le decisioni.

Chi ha un punteggio basso può apparire distante: è probabile che minimizzi o ignori i sentimenti degli altri o li fraintenda. Può creare relazioni diffidenti o distaccate o può sentirsi non compreso dagli altri.

COMPETENZA 8: PERSEGUIRE OBIETTIVI ECCELLENTI

Significa connettere le scelte giornaliere con il nostro profondo senso di scopo, cioè in nostri valori legati ai nostri obiettivi di lungo termine. Questa competenza EQ fornisce il senso di direzione, una stella polare, che può essere usata giorno per giorno per avere chiaro cos’è più importante. Chi ha questa abilità sviluppata ha un forte senso di potere personale e di leadership.

Questa capacità nel perseguire obiettivi a lungo termine è la competenza cardine di tutto il modello dell’Intelligenza Emotiva: andando a lavorare su questa abilità si va ad agire su tutte le altre competenze.

Chi non è particolarmente abile in questa capacità è probabilmente focalizzato sul breve termine e su se stesso. Può essere facilmente distratto e influenzato da interessi momentanei o ricerca di appagamento temporaneo.

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EMOTIONAL INTELLIGENCE WEEK: Competenza V e VI

L’Emotional Intelligence Week è una settimana da me dedicata all’approfondimento dell’intelligenza Emotiva per diffondere i concetti fondamentali e spiegare l’importanza di allenarla per la nostra vita

La quinta e sesta competenza si riferiscono all’area del modello dell’Intelligenza Emotiva del “Gestisci te stesso”.

COMPETENZA 5: TROVARE LA MOTIVAZIONE INTRINSECA

La motivazione intrinseca è quella interna, che viene esclusivamente da noi. Trovare la motivazione intrinseca vuol dire quindi scoprire e impegnare un’energia basata sui nostri valori personali e interessi, che ci spinge a cambiare, crescere e ad agire.

Chi ha questa capacità poco sviluppata richiede conferme esterne per essere motivato, come riconoscimenti, lodi, ricompense oppure la paura di essere punito o non riconosciuto. Inoltre può essere facilmente influenzato dagli altri.

Non è sbagliato voler avere il riconoscimento esterno, ma avere una motivazione interna più forte ci aiuta ad essere più sicuri di noi stessi, indipendenti. E inoltre la motivazione intrinseca è più duratura.

ESERCIZIO: MOTIVAZIONE INTRINSECA

Pensa all’ultima volta in cui ti sei sentito motivato e appunta sul tuo quaderno delle emozioni:

  • Cos’hai fatto?
  • Da dove veniva la tua motivazione?
  • Perché era importante per te?
  • Quanto della tua motivazione era dovuto ad altre persone?

COMPETENZA 5: ESERCITARE L’OTTIMISMO

Essere ottimisti in questo caso non vuol dire “vedere la vita con gli occhiali rosa” ma piuttosto avere una prospettiva di scelta e altre opportunità. L’ottimismo ci consente di andare oltre la situazione che stiamo vivendo in questo momento e poter pensare che siamo in grado di cambiare le cose e muoverci verso il futuro che desideriamo. È essere più proattivi nella vita, vedere più opzioni e opportunità per superare ostacoli e avversità, essere innovativi e problem solver.

Chi ha un punteggio basso in questa competenza può essere portato a sentirsi un po’ “vittima”. Quando si scontra con delle sfide tende ad affidare la responsabilità all’esterno di sé, gli altri o le circostanze esterne, piuttosto che cercare di agire per risolverle tende a vedersi come impotente. Tende a rimanere focalizzato sul problema invece che cercare le soluzioni.

 

EMOTIONAL INTELLIGENCE WEEK: Competenza III e IV

L’Emotional Intelligence Week è una settimana da me dedicata all’approfondimento dell’intelligenza Emotiva per diffondere i concetti fondamentali e spiegare l’importanza di allenarla per la nostra vita

La terza e quarta competenza si riferiscono all’area del modello dell’IE del “Gestisci te stesso”.

SELF MANAGEMENT: Gestione di sé stessi.

Quest’area riguarda la gestione delle emozioni, che ci è utile per agire in maniera più consapevole e intenzionale. Invece che reagire con il “pilota automatico” attraverso un’attenta gestione delle emozioni si può agire in modo più conscio e proattivo.

COMPETENZA 3: UTILIZZARE IL PENSIERO SEQUENZIALE

Questa competenza si riferisce all’abilità nel valutare (emotivamente e praticamente) i costi nel breve e lungo termine e i benefici delle nostre scelte. Ogni azione, ogni scelta, ha un effetto. Questa capacità ci aiuta a esaminare le conseguenze delle nostre scelte. È la chiave per gestire i nostri impulsi e agire intenzionalmente (piuttosto che reagire)

Chi ha un punteggio estremamente basso è reattivo: difficilmente si sofferma a riflettere sull’impatto delle proprie scelte (potrebbe anche non riconoscere che sta facendo delle scelte), probabilmente è un impulsivo.

Il caso opposto è essere paralizzato: considera le implicazioni attentamente ma può diventare eccessivamente avverso al rischio o rimanere “paralizzato” senza agire.

ESERCIZIO

Prova a pensare a delle decisioni che devi prendere nel breve periodo

  • Pensa a una sola decisione da prendere ENTRO 1 MESE, che ti sembra più urgente
  • Prova ad elencare i COSTI e BENEFICI derivanti da questa scelta
    1. Quali sono i costi/benefici per te?
    2. Quali sono i costi/benefici per le persone coinvolte?

COMPETENZA 4: NAVIGARE LE EMOZIONI

Chi possiede questa abilità riesce a trasformare e sviluppare emozioni per andare avanti in maniera efficace. Questo significa accettare le proprie emozioni senza negarle o cercare di sopprimerle, ma “navigarci” dentro, dandoci la possibilità di comprendere i messaggi che provengono dai nostri sentimenti.

Chi non possiede questa abilità può sia evitare le emozioni (sopprimerle, minimizzare, fermare, ignorare) o abbandonarsi troppo a loro. Questo è molto importante per la gestione della rabbia e dello stress.

EMOTIONAL INTELLIGENCE WEEK: Competenza 2

L’Emotional Intelligence Week è una settimana da me dedicata all’approfondimento dell’intelligenza Emotiva per diffondere i concetti fondamentali e spiegare l’importanza di allenarla per la nostra vita

La seconda competenza che presento fa sempre parte dell’area del modello dell’IE del “Conosci te stesso”, che ti ho spiegato nel mio post precedente.

RICONOSCERE I SENTIERI EMOZIONALI

È quella competenza che ci aiuta a individuare consapevolmente le nostre reazioni abituali.

Il cervello stabilisce e segue dei percorsi neuronali, che possiamo chiamare schemi, per creare efficienza, questo vuol dire che davanti a situazioni simili siamo portati a reagire nello stesso modo. Questi percorsi sono dei legami tra pensieri, sentimenti e azioni.

Se non ne siamo consapevoli, i nostri schemi possono portarci a reagire in modo istintivo e poco cosciente, come se stessimo inserendo il pilota automatico, quindi d’impulso e non in maniera intenzionale, salvo poi pentirci 10 secondi dopo per come ci siamo comportati. E poi pensare “anche stavolta ho reagito male…”.

Ad esempio, reagire ad una critica arrabbiandoci e non ascoltando quello che ci viene detto. O magari il “dire sempre si”, anche quando vorremmo dire no.

Gli schemi si possono individuare prestando attenzione a ciò che pensiamo nelle diverse situazioni, stando attenti a valutare se tendiamo a pensare e/o a comportarci sempre nello stesso modo.

Avere consapevolezza delle nostre reazioni tipiche, quindi identificarle ci aiuta anche a cambiare questi comportamenti, evitando o anticipando reazioni impulsive e pregiudicare quindi le relazioni con chi ci sta attorno.

ESERCIZIO

Prova ad individuarne alcuni schemi ricorrenti. Come reagisci solitamente quando:

  1. Quando ti fanno un complimento in pubblico
  2. Ti viene richiesto di svolgere un lavoro molto difficile in poco tempo
  3. Il tuo capo ti rimprovera per un errore
  4. Ti imbarchi in un lavoro più difficile del previsto
  5. Ti chiedono un favore
  6. Ti aggrediscono verbalmente

E tu quali altri schemi hai?

EMOTIONAL INTELLIGENCE WEEK: Modello IE Competenza 1

L’Emotional Intelligence Week è una settimana da me dedicata all’approfondimento dell’intelligenza Emotiva per diffondere i concetti fondamentali e spiegare l’importanza di allenarla per la nostra vita

L’Intelligenza Emotiva sarà nel 2020 al 6° posto tra le 10 competenze più richieste sul lavoro (fonte: Future of Jobs Report, World Economic Forum).

Si parla sempre più spesso di Intelligenza Emotiva, così come cresce l’attenzione nel mondo del lavoro verso le cosiddette “competenze soft”, e credo che sia necessario diffonderne la conoscenza.

Quando mi presento come coach specializzata in particolare sulle tematiche dell’Intelligenza Emotiva spesso mi sento dire “Bello! Ma cos’è esattamente?”

Da qui l’idea  dell’Emotional Intelligence Week: dedicare una settimana ai temi riguardanti questa materia di cui sono appassionata, chiarendo di cosa si tratta, chi è una persona emotivamente intelligente e perché è così importante svilupparla.

Cos’è l’Intelligenza Emotiva?

L’Intelligenza Emotiva (IE o QE quoziente emotivo) è l’abilità di utilizzare le emozioni in maniera efficace.

L’intelligenza Emotiva è la capacità di saper comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle altrui, saper creare relazioni efficaci tramite l’empatia, conoscere e portare avanti i propri obiettivi e valori.

 

Riguarda la comprensione di noi stessi, dei nostri umori e sentimenti, dei nostri obiettivi, e capacità di automotivarci e gestire i nostri stati mentali ed emotivi anche quando siamo sotto stress; la comprensione degli altri e dei loro sentimenti e la capacità di rapportarci con loro in modo efficace.

L’intelligenza emotiva è un insieme di competenze che ci permette di integrare la parte razionale del nostro cervello con quella emozionale.

Non è certamente un sostituto dell’intelligenza tradizionale, non rimpiazza le competenze tecniche specifiche, ma può fornire una serie di abilità che, se le alleniamo, ci aiutano nella comprensione e gestione delle emozioni. Se sappiamo essere coscienti delle emozioni, e le integriamo con la nostra parte razionale, aumenteremo la conoscenza di noi stessi, le nostra capacità relazionali e di raggiungere gli obiettivi.

Al contrario del QI che non cambia, l’IE si può migliorare, non rappresenta un fattore determinato geneticamente, basta allenarsi!

Essere emotivamente intelligenti ci aiuta a gestire al meglio la nostra vita privata, il lavoro e più in generale i rapporti con gli altri.

Per i bambini un importante risultato dell’IE è instaurare amicizie più forti e ottenere voti migliori.

Per gli adulti le abilità dell’IE sono fondamentali per la leadership, il team work, il customer care, le relazioni personali e per la salute.

Sull’importanza dell’IE ci tornerò più avanti, tratterò le singole competenze con abbinati degli esercizi.

Le competenze dell’Intelligenza Emotiva

In concreto, quali sono le competenze che rappresentano l’IE?

Il modello che seguo (anche come assessor) e che presento è quello di Six Seconds, la prima e più grande organizzazione internazionale dedicata al 100% allo sviluppo dell’IE.

Il modello SEI (Six Seconds Emotional Intelligence) si divide in tre aree e 8 competenze:

  • SELF AWARENESS – Consapevolezza di sé
  • Comprendere le Emozioni
  • Riconoscere i Sentieri Emozionali     

    SEI_Modello

    Modello Intelligenza Emotiva Six Seconds

 

  • SELF MANAGEMENT – Gestione di sé
  • Utilizzare il Pensiero Sequenziale
  • Navigare le Emozioni
  • Trovare la Motivazione Intrinseca
  • Esercitare l’Ottimismo

 

  • SELF DIRECTION – perseguimento degli obiettivi eccellenti ed empatia
  • Far Crescere l’Empatia
  • Perseguire Obiettivi Eccellenti

 

COMPETENZA 1: COMPRENDERE LE EMOZIONI

La prima competenza fa parte della prima area: SELF AWARENESS, Consapevolezza di sé.

Le competenze che riguardano quest’area rispondono alla domanda: Cosa sto provando?

Più precisamente consistono nella comprensione delle emozioni e il riconoscimento degli schemi mentali. Questo vuol dire notare con precisione cosa senti e fai, quindi ci aiuta a conoscerci meglio riconoscendo i nostri modelli tipici di reazione, capire cosa ci fa “scattare”.

Generalmente proviamo diverse emozioni contemporaneamente, ma è difficile riuscire a identificarle tutte.

Perché è così importante capire che emozione o che schema mentale stiamo applicando?

Lo sai che quando prendiamo una decisione questa è influenzata per oltre l’80% dalla spinta emozionale? Se non sei consapevole di quali emozioni stai provando, come fai a prendere una decisione efficace?

  • COMPRENDERE LE EMOZIONI – CE: capacità di identificare accuratamente l’emozione che si prova, sapere dare un nome.

Questa competenza ci aiuta a classificare le emozioni complesse, a darle un nome, e iniziare a capire le loro cause ed effetti. Non è spesso facile decifrare i sentimenti, ma cercare di percepire e interpretare l’informazione emotiva è fondamentale per usare, comprendere e gestire le spinte emotive.

Se siamo in grado di individuare le nostre emozioni, riusciremo più facilmente a comprendere con efficacia anche le emozioni e le reazioni delle persone che abbiamo di fronte, quando abbiamo una discussione o quando stiamo negoziando, per esempio.

La persona con cui ci relazioniamo percepisce il nostro stato d’animo non solo per quello che diciamo, ma anche per il nostro comportamento e se siamo poco consapevoli di come ci sentiamo possiamo apparire incoerenti o dissonanti.

Miglioramento: CONCRETO – difficilmente sanno dare un nome (o anche notare) ai propri sentimenti. Possono trovare i sentimenti travolgenti e irrazionali. Preferiscono una visione analitica delle emozioni.

Esperto: EMOTIVO – Ha un ricco vocabolario emozionale, forte intuizione. Riesce facilmente ad esprimere le sue emozioni.

E ora procurati un “quaderno delle emozioni”, iniziano gli esercizi dell’Emotional Intelligence Week!

ESERCIZIO

Pensa una situazione un po’ “critica e difficile”, che stai vivendo o recente (una decisione importante, una consegna importante sul lavoro ad esempio), pensa all’emozione che hai sentito e prova a darle un nome e definire l’intensità. Ricorda poi il contesto e la situazione che ha suscitato tale emozione:

  • Quali sensazioni fisiche hai percepito? Sai localizzarle nel tuo corpo? Ti senti teso?
  • Hai pensato a qualcosa in particolare? (che questa emozione vi imbarazzasse, che vi facesse stare bene, ecc?)
  • Questa emozione ha generato un impulso ad agire, a comportarti in un certo modo?
  • Si è manifestata sul vostro volto? Se si in che modo?

Appunta sul tuo quaderno:

Sensazioni: (es. peso sullo stomaco o sul petto, caldo, freddo, aumento del battito cardiaco.. )

Pensieri: (es. dico a me stesso che “non ce la farò mai”, “sono il peggiore del mio team”)

Impulsi: (es. ho voglia di abbandonare il progetto)

Espressione del viso: (es. Sento la mascella contratta, rossore in viso)

Emozione: (es. provo ansia)

 

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